V. l'ho conosciuta perchè "ragazza di".
Con V. ho iniziato a parlare e abbiamo smesso dopo qualche ora, dopo aver stordito gli astanti.
Con V. non ci si frequentava tanto, ognuna aveva i suoi giri, ma quando ci si rivedeva era sempre un piacere, ed erano sempre nuove chiacchiere.
Con V. si parlava delle piccole cose, dell'università prima e del lavoro poi, delle vacanze, dei rispettivi, di shopping e delle piccole frivolezze di ogni giorno. Delle cose importanti, insomma.
Con V. in un'ora si condensavano gli eventi di mesi in cui non c'era stata occasione di vedersi.
Con V. si diceva, ogni volta che ci si salutava: "dai, abitiamo vicine, un giorno ci vediamo per un caffè" "sì dai, volentieri, tanto mica scappo" "ah, nemmeno io".
E invece è scappata, all'improvviso, in una fredda mattina di gennaio, quando la nebbia era così fitta che chissà cos'è successo. Ma poco conta saperlo, ormai.
Se n'è andata lontano, lasciandoci tutti attoniti, con il respiro spezzato, incapaci di trovare la forza di tirare fino in fondo quel fiato lasciato a metà.
E adesso pesa, quel caffè rimandato.
Oggi l'abbiamo salutata, con il freddo nelle ossa e il deserto nel cuore.
Con V. ci sarebbero ancora tante cose da raccontare, ma da dove sta ora sicuramente sa già tutto quello che le vorrei dire.
Note in cucina
venerdì 27 gennaio 2012
Vellutata di piselli (o di quello che vi viene in mente)
Sere fredde, cielo da neve, voglia di "casa".
Io ho preso 150 grammi di piselli congelati, un paio di bicchieri di brodo, un bicchiere di latte. Ho fatto rosolare un mezzo cipollotto in un paio di cucchiai di olio buono, ho aggiunto tutto e ho acceso il fuoco al minimo. Aggiustare di sale, minipimerizzare a piacere e servire con crostini caldi. Una coccola per l'anima.
Io ho preso 150 grammi di piselli congelati, un paio di bicchieri di brodo, un bicchiere di latte. Ho fatto rosolare un mezzo cipollotto in un paio di cucchiai di olio buono, ho aggiunto tutto e ho acceso il fuoco al minimo. Aggiustare di sale, minipimerizzare a piacere e servire con crostini caldi. Una coccola per l'anima.
mercoledì 2 novembre 2011
A new beginning, again
No man is an island, si dice. E davvero ci pensavo, in questi strani giorni di inizio novembre, di autunno vero, non quell’estate posticcia che ci ha accompagnato fino a qualche settimana fa. Incontri di pochi minuti che lasciano il segno e occupano i pensieri, vite che si affacciano all’orizzonte e vite che quello stesso orizzonte superano, in un intreccio cesellato e talvolta surreale, che cerca di stemperare il dolore con la dolcezza.
Si ricomincia a scrivere agrodolce, ma così è. Questo angolino di web è anche un baule in cui gettare tutto alla rinfusa, in attesa che possa venire utile. Le ricette torneranno, ce ne sono tante che scalpitano e verranno presto proposte tra queste righe; perché adesso si ha più voglia di casa, di stare insieme, di coltivare e coltivarsi. Una tisana che profuma quasi di neve (cannella, zenzero, arancia e vaniglia) accompagna queste riflessioni nebbiose, come quello che vedo dalla mia finestra tra gli alberi del lungofiume.
martedì 28 dicembre 2010
Dopo un vergognoso ritardo, dovuto a infiniti impegni di lavoro che si sono accumulati senza darmi il tempo di realizzare i mesi che si accavallavano, eccomi di ritorno ai fornelli... col botto! Infatti ho provveduto, al termine del suddetto periodo culinariamente letargico, alla preparazione di un buffet per una cinquantina di persone e al cimento con i biscotti natalizi. Ecco qua dosi e foto, finalmente!
Doverosa premessa: dove vedete "ricetta di..." , vuol dire che l'ho presa da Coquinaria, il sito di cucina che frequento; senza il loro appoggio e i loro consigli, non mi sarebbe nemmeno venuto in mente di imbarcarmi in questa impresa!
La tavola imbandita
L'angolo dolci
e l'angolo salati
L'angolo dolci
e l'angolo salati
I cubetti di frittata tricolore. Ricetta di Anita: ho preparato 3 frittate al forno in una teglia 29 x 34 cm circa; per ogni frittata 7 uova, 3 cucchiai di pangrattato, 4 cucchiai di grana grattugiato, sale e pepe, un cucchiaino di lievito. Una l'ho lasciata liscia, a quella rossa ho aggiunto 4 cucchiai di salsa pomodoro e basilico e a quella in cima ho aggiunto prezzemolo, erba cipollina e basilico tritati. Le ho impilate alternando le frittate ad uno strato di philadelphia arricchito con il trito di erbe e ho lasciato riposare qualche ora sotto un peso (una teglia con dentro il bollitore da 2 litri pieno d'acqua e 4 bottiglie d'olio ai vertici). Tagliato a cubetti e infilati negli stuzzicandenti, alcuni con un'oliva (finchè le ho finite ).
proseguiamo con il salato (ho usato per tutte la sfoglia già pronta per fare più in fretta e soprattutto visto che non ho mai fatto la sfoglia...):
Torta fiore (doveva essere un girasole ma è venuto un po' naif...) di ricotta, uvette e scamorza. Ricetta: ho tagliato 2 sfoglie tonde (1 per ogni torta) con un bicchiere, e ho farcito ogni "panzerotto" con radicchio appassito in padella, uvette ammollate in acqua tiepida e scamorza affumicata. Infornare per 20-30 minuti circa a 180°.
Torte salate varie...
Porri e crescenza: far stufare i porri con un cucchiaio di olio e aggiungere del brodo vegetale se rischiano di bruciare, finchè non diventano morbidi. Stendere uno strato di crescenza sul fondo della torta, coprire con i porri, risvoltare tutto intorno e infornare i soliti 20-30 minuti a 180°.
Erbette e ricotta: stufare in casseruola un misto di erbette (io le trovo già pronte al super, comunque c'è dentro bietola, spinaci e verza), mescolare con 250 g di ricotta e infornare come sopra.
Crescenza e pancetta: stendere la crescenza sul fondo, rovesciarci sopra 2 confezioni di pancetta affumicata e infornare. Stop
Torta fiore (doveva essere un girasole ma è venuto un po' naif...) di ricotta, uvette e scamorza. Ricetta: ho tagliato 2 sfoglie tonde (1 per ogni torta) con un bicchiere, e ho farcito ogni "panzerotto" con radicchio appassito in padella, uvette ammollate in acqua tiepida e scamorza affumicata. Infornare per 20-30 minuti circa a 180°.
Torte salate varie...
Porri e crescenza: far stufare i porri con un cucchiaio di olio e aggiungere del brodo vegetale se rischiano di bruciare, finchè non diventano morbidi. Stendere uno strato di crescenza sul fondo della torta, coprire con i porri, risvoltare tutto intorno e infornare i soliti 20-30 minuti a 180°.
Erbette e ricotta: stufare in casseruola un misto di erbette (io le trovo già pronte al super, comunque c'è dentro bietola, spinaci e verza), mescolare con 250 g di ricotta e infornare come sopra.
Crescenza e pancetta: stendere la crescenza sul fondo, rovesciarci sopra 2 confezioni di pancetta affumicata e infornare. Stop
Tartine brisèe con crema di zola e grappa e ricotta e pomodorini (qui non erano ancora farcite).
Delle tartine non c'è la ricetta, nel senso che ho preso 2 rotoli di brisèe e li ho tagliati con gli stampini natalizi.
Le cremine le ho preparate una con 450 g di ricotta e 2 manciate di pomodorini secchi tritati, l'altra facendo sciogliere a fuoco dolce una fetta di zola con 2 robioline e mezzo bicchiere di grappa. Questa mi è avanzata e penso la congelerò in monoporzione.
Delle tartine non c'è la ricetta, nel senso che ho preso 2 rotoli di brisèe e li ho tagliati con gli stampini natalizi.
Le cremine le ho preparate una con 450 g di ricotta e 2 manciate di pomodorini secchi tritati, l'altra facendo sciogliere a fuoco dolce una fetta di zola con 2 robioline e mezzo bicchiere di grappa. Questa mi è avanzata e penso la congelerò in monoporzione.
Strudel salati (si sono un po' aperti in cottura ma erano molto buoni...).
Per uno, il ripieno della torta a fiore con radicchio, uvetta e scamorza. Per l'altro, ho stufato 4-5 cespi di indivia con 2 cucchiai di olio, acqua, sale e pepe, ho steso lo stracchino, ci ho messo sopra la verdura, arrotolato e infornato.
Salame di Varzi... sparito in un nanosecondo
Rotolo di ricotta, erbette e funghi (suocera): non ho le dosi esatte, ma penso abbia stufato le erbette con i funghi secchi tritati, poi ha aggiunto ricotta fino ad ottenere un impasto abbastanza morbido e ha cotto in forno arrotolando i polpettoni in carta forno chiudendola ai lati tipo caramella.
Insalata di pollo, molto apprezzata: 2 polli allo spiedo (non avevo davvero il tempo materiale di prepararlo e dovendo fare in fretta era molto più comodo così) tagliati a pezzettini, mescolati con 2 confezioni di yogurt greco colato, 2 di yogurt bianco (non dolce!), il trito di erbette (erba cipollina, basilico, prezzemolo), sale e pepe nero macinato, e 2 cespi di indivia tagliata a striscioline sottili. Mescolare... et voilà!
Il gateau di patate (l'ho dovuto portare nella teglia in cui l'ho cotto, mi sono dimenticata di togliere la carta forno ma non si riusciva a sfornare senza disfarlo, mi sa che la prossima volta lo faccio in qualche stampino monoporzione): per ogni teglia 2 kg di patate gialle, 1 bicchiere di latte, 1 tomino e mezzo tagliato a cubetti, 2 confezioni di pancetta dolce. Mescolare, stendere nella teglia e infornare 30-40 minuti finchè non fa la crosticina.
le olive al Martini, sparite in un soffio. Ricetta della Ross: ho preparato un'emulsione con Martini rosso (non avevo il dry...), succo di limone, olio, e ci ho lasciato le olive per un giorno intero.
e qui si chiudono i salati.
Capitolo dolci:
Torta all'arancia, preparata da mia nonna
70 g di burro
120 g di zucchero
150 g di farina 00
2 uova intere
scorza grattugiata di 2 arance (se non sono molto dolci, aggiungere anche 2 mandarini)
1 bustina di lievito
½ bicchiere di latte
Lavorare zucchero, burro e le 2 uova, aggiungere la farina, poi la scorza e sempre mescolando aggiungere il lievito sciolto nel latte. Versare il tutto nella tortiera e infornare a 180° per 20-30 minuti finchè si colora in superficie.
Appena tolta dal forno porre la torta su un piatto, bucherellare la superficie con i rebbi della forchetta e, aiutandosi con un cucchiaio, distribuire uniformemente uno sciroppo preparato in questo modo: scaldare in un tegame il succo delle 2 arance e dei 2 mandarini, unire 100 g di zucchero e mezzo bicchiere di rum, bollire mescolando finchè non si addensa.
Lasciar raffreddare: quando sarà a temperatura ambiente, anche lo sciroppo l’avrà imbevuta.
Torta morbida pere e cioccolato
Ricetta della cosiddetta "Tortascema" di Cansado, non ho messo il cardamomo e ho usato le gocce di cioccolato fondente.
250 g farina
4 uova medie
150g burro
100g zucchero
1 bustina di lievito per dolci
2-3 pere williams mature a pezzetti
sale
100g di gocce di cioccolato fondente
una pera per guarnire
mescolare gli ingredienti, imburrare una tortiera da 24 e versare l’impasto, ricoprire con le fettine di pera e infornare per 45 minuti in forno statico a 180 gradi.
Torta ricotta e arance rosse
E' la stessa ricetta della torta di ricotta al limone di Gea, solo che io ho usato la marmellata di arance rosse.
Per la frolla
1 uovo
200 gr di farina
100 gr di fecola
150 gr di zucchero a velo
125 gr di burro a tempo ambiente
Per la farcia
250 gr di marmellata di arance rosse
450 gr di ricotta
100 gr di zucchero
un uovo
Preparate la frolla e lasciatela riposare in frigo.
Poi foderate una teglia di frolla tenendo da parte un po' di pasta per la copertura. Bucherellate il fondo della torta coi rebbi della forchetta.
Con circa 3/4 della marmellata fate uno strato omogeneo non molto spesso sul fondo della torta.
Intanto passate la ricotta al passino e mescolatela con lo zucchero. Aggiungete la marmellata avanzata e l'uovo. Riempite la torta con questo composto (va versato sullo strato di marmellata).
Coprite con la frolla rimasta e fate un buchino al centro della copertura per fare uscire il vapore. In una tazzina da caffè mescolate dello zucchero semolato con poca acqua e spennellate il tutto sulla torta.
Cuocete il tutto a 180 gr per 20/30 minuti.
Crema al mascarpone (fatta dalla mia mamma): aggiungerò la ricetta perchè non ce l'ho!!
Preparazione: domenica full day per tutto tranne l'insalata di pollo e la crema al mascarpone, preparate il lunedì.
Una faticaccia, ma ne è valsa la pena!
venerdì 1 ottobre 2010
Cucina, dunque... e cucina sia!
Visto il titolo del blog, non posso esimermi dall'inserire qualche ricetta, dopo i doverosi intro variamente introspettivi... e dunque ecco un paio di ricettine testate in questi giorni di inizio autunno, quando inizia a diventare indispensabile la copertina e la sera, al ritorno a casa, si ha voglia di qualcosa di caldo e leggero (in preparazione alle mangiate invernali!).
1 kg di macinato (manzo-suino)
1 uovo
1 patata lessa
sale, pepe, prezzemolo tritato, curry e tutte le spezie che vi piacciono
Impastare il tutto e formare le polpettine con due cucchiai. Intanto portare ad ebollizione 2 litri di brodo (a me piace quello di verdura) in una pentola capiente; quando è a bollore, gettare le polpettine e aspettare che vengano su. Una volta cotte, scolarle con la schiumarola e stufarle in padella con salsa a piacere (consiglio: salsa di pomodoro e basilico, sugo ai funghi...). Così facendo otterrete anche un brodo buonissimo (che io ho già usato, una sera per i tortellini e l'altra per il risotto ai funghi).
Variante: cuocerle in casseruola con due dita di brodo, servire con riso basmati lessato e una salsina al curry last minute che preparerete così: 1 vasetto di yogurt bianco (non dolce!) in cui avrete mescolato curry fino a raggiungere il colore desiderato (io mi fermo all'arancio chiaro) e un pizzico di sale. Ci sta che è una meraviglia!
Dosi per 2:
3 finocchi grossi
100 g di robiola
Lessare i finocchi nella pentola a pressione, tagliarli a fettina. Sciogliere in un pentolino la robiola con un goccio di latte, aggiungere sale e pepe. Mescolare il tutto in una teglia, infornare a 200° per 15-20 minuti o comunque fin quando compare la doratura. Se si volesse più sostanzioso, gratinare con pangrattato e parmigiano grattuggiato. Altrimenti è buono anche in versione light!
Le dosi sono:
1 vasetto di yogurt
1 vasetto di olio (io uso quello di riso, altrimenti la parte grassa si può sostituire con burro o latte)
2 vasetti di zucchero
3 vasetti di farina
1 uovo (che si può anche omettere)
1 bustina di lievito
Mescolare il tutto, versare in teglia e infornare a 180° per 30 minuti circa (dipende sempre dal vostro forno, consiglio la prova stecchino prima di sfornare). Le varianti dipendono dallo yogurt che usate, viene bene anche con lo yogurt alla frutta (ah, con mirtilli o simili diventa una simpatica torta violetta), con quello al caffè (e magari aggiungetene una tazzina nell'impasto), con quello al cacao; potete aggiungere frutta, gocce di cioccolato, uvette, pinoli... insomma, con quello che avete in casa una torta così si rimedia sempre!
Prima o poi arriveranno anche le foto... per ora, buon appetito!
Io continuo la mia serata in compagnia di una tisana... melissa, camomilla, tiglio, sambuco, salvia, menta e verbena. Direttamente da Brixen, la tisana delle Alpi. Sehr gut!
Polpettine leggere
Dosi per circa 50 polpettine (quello che avanza si congela in una vaschetta di alluminio tra 2 fogli di carta da cucina cosparsi di pangrattato!):1 kg di macinato (manzo-suino)
1 uovo
1 patata lessa
sale, pepe, prezzemolo tritato, curry e tutte le spezie che vi piacciono
Impastare il tutto e formare le polpettine con due cucchiai. Intanto portare ad ebollizione 2 litri di brodo (a me piace quello di verdura) in una pentola capiente; quando è a bollore, gettare le polpettine e aspettare che vengano su. Una volta cotte, scolarle con la schiumarola e stufarle in padella con salsa a piacere (consiglio: salsa di pomodoro e basilico, sugo ai funghi...). Così facendo otterrete anche un brodo buonissimo (che io ho già usato, una sera per i tortellini e l'altra per il risotto ai funghi).
Variante: cuocerle in casseruola con due dita di brodo, servire con riso basmati lessato e una salsina al curry last minute che preparerete così: 1 vasetto di yogurt bianco (non dolce!) in cui avrete mescolato curry fino a raggiungere il colore desiderato (io mi fermo all'arancio chiaro) e un pizzico di sale. Ci sta che è una meraviglia!
Tortino di finocchi
Anche questa è una ricettina velocissima e light, che però può essere arricchita a piacere caso mai si volesse (e potesse...) mangiare qualcosa di più sostanzioso. Potrebbe venir bene anche monoporzione, come contorno. Noi stasera l'abbiamo mangiata come secondo.Dosi per 2:
3 finocchi grossi
100 g di robiola
Lessare i finocchi nella pentola a pressione, tagliarli a fettina. Sciogliere in un pentolino la robiola con un goccio di latte, aggiungere sale e pepe. Mescolare il tutto in una teglia, infornare a 200° per 15-20 minuti o comunque fin quando compare la doratura. Se si volesse più sostanzioso, gratinare con pangrattato e parmigiano grattuggiato. Altrimenti è buono anche in versione light!
Torta 7 vasetti
Questa è una base molto comoda per fare un'infinità di torte. Si usa come dosatore il vasetto di yogurt e le varianti sono davvero numerose.Le dosi sono:
1 vasetto di yogurt
1 vasetto di olio (io uso quello di riso, altrimenti la parte grassa si può sostituire con burro o latte)
2 vasetti di zucchero
3 vasetti di farina
1 uovo (che si può anche omettere)
1 bustina di lievito
Mescolare il tutto, versare in teglia e infornare a 180° per 30 minuti circa (dipende sempre dal vostro forno, consiglio la prova stecchino prima di sfornare). Le varianti dipendono dallo yogurt che usate, viene bene anche con lo yogurt alla frutta (ah, con mirtilli o simili diventa una simpatica torta violetta), con quello al caffè (e magari aggiungetene una tazzina nell'impasto), con quello al cacao; potete aggiungere frutta, gocce di cioccolato, uvette, pinoli... insomma, con quello che avete in casa una torta così si rimedia sempre!
Prima o poi arriveranno anche le foto... per ora, buon appetito!
Io continuo la mia serata in compagnia di una tisana... melissa, camomilla, tiglio, sambuco, salvia, menta e verbena. Direttamente da Brixen, la tisana delle Alpi. Sehr gut!
lunedì 13 settembre 2010
di coccodrilli freddolosi e rotte da seguire
Ritorno con ancora negli occhi la luminosità dei colori marini, nel cuore l'emozione e la paura che si rompa la voce, nei capelli un po' di quel vento che ci ha accompagnato in questa tre giorni lontano da casa ma vicino agli amici. pensavo a tutte le trame che ci conducono lungo il nostro sentiero. davvero a volte basta poco per iniziare un cammino, anche se all'inizio quella direzione sembra che si snodi parallelamente a noi. e invece basta una piccola inclinazione per dare un corso diverso agli eventi. questa idea dell'inclinazione non è del tutto mia, ma ci pensavo stamattina, davanti ad un tradizionale Earl Grey. Spesso si dice di avere un'inclinazione per qualcosa, soprattutto per passioni lontane dal nostro quotidiano, dall'immagine che diamo al mondo del nostro essere e soprattutto del nostro fare. Nei giorni scorsi ho finalmente accantonato il mio lato "pubblico", e sono stati giorni intensi. Giorni di musica, di arte (da quanto non pasticciavo con le tempere!), di canto. Di amici che hai voglia di vedere, di tempo che non è più necessario ritagliare da trascorrere con chi si ama senza avere la sensazione di farsi scivolare dei secondi tra le dita. Con le prime piogge inizia la voglia di accoccolarsi e lasciare che il vento soffi lontano, come animali a sangue freddo ci si sente più inerti e bisognosi di calore fisico e umano. Eliot diceva che aprile è il mese più crudele. A me sembra invece sia settembre che, mischiando memoria e desiderio, ci coglie sempre impreparati e si diverte a mischiare tra le folate sferzanti tutti i nostri progetti amorosamente custoditi e cullati nei mesi estivi.
Accompagnamoci con un bancha al gelsomino, e lasciamo correre.
Accompagnamoci con un bancha al gelsomino, e lasciamo correre.
lunedì 6 settembre 2010
Un dolce inizio
Inserire nel cestello della macchina del pane, nell'ordine:
315 ml di latte
50 g di burro
2 cucchiaini di sale
2 cucchiai di zucchero
550 g di farina per panificazione (trovata così nominata al super)
2 cucchiaini e mezzo di lievito mastro fornaio mischiati ad un altro cucchiaio di zucchero
Cielo grigio piombo, marciapiedi già umidi, estate finita e vento che ulula la sera. Mi è piombato addosso l'autunno triste e non ho ancora nemmeno finito il cambio dell'armadio estivo. Sarà ora che mi decida a metter via i sandali, è quasi tempo di stivali. Sarà che tra qualche giorno mi regalerò ancora uno sprazzo di mare e di sole, ma proprio non ci sto a pensare che sia già ora di ricominciare. E allora vediamo di addolcire la giornata e di riempire la casa di profumo di pane, il più buono del mondo. E del calore di una tazza di tè che arriva da quel bel negozio parigino, commissionato e aspettato con ansia... e finalmente accoccolato nel'apposito armadietto, da regalarsi ogni volta ci sia bisogno di un profumo buono che ti metta in pace con la giornata che ti aspetta. Stamattina, Paul e Virginie.
315 ml di latte
50 g di burro
2 cucchiaini di sale
2 cucchiai di zucchero
550 g di farina per panificazione (trovata così nominata al super)
2 cucchiaini e mezzo di lievito mastro fornaio mischiati ad un altro cucchiaio di zucchero
Cielo grigio piombo, marciapiedi già umidi, estate finita e vento che ulula la sera. Mi è piombato addosso l'autunno triste e non ho ancora nemmeno finito il cambio dell'armadio estivo. Sarà ora che mi decida a metter via i sandali, è quasi tempo di stivali. Sarà che tra qualche giorno mi regalerò ancora uno sprazzo di mare e di sole, ma proprio non ci sto a pensare che sia già ora di ricominciare. E allora vediamo di addolcire la giornata e di riempire la casa di profumo di pane, il più buono del mondo. E del calore di una tazza di tè che arriva da quel bel negozio parigino, commissionato e aspettato con ansia... e finalmente accoccolato nel'apposito armadietto, da regalarsi ogni volta ci sia bisogno di un profumo buono che ti metta in pace con la giornata che ti aspetta. Stamattina, Paul e Virginie.
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